FG

Consiglio di Amministrazione straordinario del 3 novembre 2020

Rapporto di Sostenibilità dell’Università di Padova 2019-2020

Con l’adozione della Carta degli Impegni di sostenibilità, approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione rep. n. 172 del 19 giugno 2018, l’Ateneo ha definito le proprie linee ed ambiti di azione per promuovere la sostenibilità a tutti i livelli, orientando gli strumenti di programmazione e pianificazione grazie al coinvolgimento della comunità universitaria. Il Rapporto di Sostenibilità, alla sua seconda edizione, descrive i risultati ottenuti dall’Ateneo nell’anno di riferimento rispetto agli obiettivi della Carta degli Impegni.

Il rapporto è stato redatto secondo gli standard della Global Reporting Initiative (GRI) integrandoli dove necessario, in linea con l’articolazione in ambiti e azioni della Carta degli impegni di Sostenibilità 2018-2022 (Risorse, Ambiente ed energia, Mobilità e trasporti, Benessere, Inclusione, Pari opportunità, Educazione, Reti nazionali e internazionali, Ricerca, Patrimonio culturale, Saperi e buone pratiche, Comunicazione, Monitoraggio e rendicontazione). Il Rapporto di sostenibilità riporta anche i risultati del calcolo dell’impronta carbonica dell’Ateneo, anch’esso alla seconda edizione, che mira a quantificare l’impatto ambientale dell’Ateneo per poi orientare e valutare l’efficacia delle azioni intraprese per la riduzione ed il contenimento delle emissioni. Nel 2019 l’Ateneo ha ridotto del 18% le sue emissioni di CO2. Tale risultato eccezionale è da ricondurre principalmente alla riduzione delle emissioni legate ai consumi energetici (-51%), a causa della decisione di approvvigionarsi da fonti energetiche di origine rinnovabile e degli interventi di miglioramento degli impianti di produzione termica. Nel Rapporto si è voluto dare visibilità ad azioni in corso e ai risultati raggiunti nel 2020 nell’ambito di progetti avviati nel 2019, tenendo altresì in considerazione gli effetti del diffondersi del Covid-19 nella primavera del 2020. L’immagine di un Ateneo sempre più attento al proprio impatto ambientale, sociale ed economico si riflette negli esiti dei ranking GreenMetric e THE Impact, che anche nel 2019 risultano molto positivi. Il report verrà pubblicizzato attraverso laversione short,adatta alla comunicazione sociale.

Bilancio di Genere 2019 dell’Università di Padova

Il Bilancio di genere (BG) fotografa la distribuzione di genere delle diverse componenti della comunità universitaria, nonché la partecipazione di donne e uomini negli organi di gestione dell’Ateneo e, monitora le azioni e le politiche dell’Ateneo a favore dell’eguaglianza di genere valutandone l’impatto. L’Ateneo ha integrato la redazione del BG nelle “Linee strategiche 2016-2020” e nella “Carta degli Impegni di Sostenibilità 2018-2022”, tra le azioni volte alla promozione delle pari opportunità e tra le attività di monitoraggio e rendicontazione periodica dell’impatto sociale, economico e ambientale. Dall’analisi sulla composizione di genere dell’Ateneo, risultano confermate alcune tendenze già rilevate nel 2016, che trovano riscontro nella situazione nazionale e internazionale. La fotografia della popolazione di Ateneo al 31 dicembre 2019 restituisce una situazione di sostanziale parità numerica fra presenze maschili e femminili, seppur con una leggera prevalenza di queste ultime, ma conferma disparità sia nelle carriere universitarie che accademiche. La presenza femminile fra il personale docente, in lieve aumento grazie ai recenti reclutamenti (le donne sono il 39% dei nuovi docenti), continua ad assottigliarsi ai livelli più alti della carriera accademica (le professoresse ordinarie sono il 23.8%). La stessa dinamica si manifesta a livello del personale tecnico amministrativo, a fronte di una maggioranza femminile in tutte le categorie. Uno sguardo alle immatricolazioni evidenzia una distribuzione non omogenea della popolazione studentesca rispetto alle aree disciplinari. Si conferma quindi il fenomeno per cui le discipline scientifiche e tecnologiche sono ancora in prevalenza maschili, mentre quelle relative ai campi dell’istruzione, del sociale, delle discipline medico-sanitarie e umanistiche vedono una forte presenza femminile. Tale tendenza, diffusa anche a livello nazionale e internazionale, permane nei corsi di dottorato e nelle carriere accademiche. Emergono tuttavia incoraggianti segnali verso un equilibrio tra i generi, soprattutto per quanto riguarda la componente docente e la presenza femminile nei boards di Ateneo. Al fine di una più veloce lettura è stato redatto ilsummary.